Verande in ferro battuto stile inglese ozieri - sorso - irgoli - ulassai - usassai - jerzu - olbia
- albertopillai
- 2 lug 2019
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Il gallese Walter Clopton Wingfield stabilì un primo regolamento nel 1875 dando al gioco il nome di sphairistike; l'anno successivo incominciò a diffondersi anche negli Stati Uniti. La regolamentazione definitiva è del 1888, quando si costituì l'associazione tennistica inglese. In Italia il tennis fu introdotto insieme al calcio intorno al 1880 in Liguria. Nel 1894 fu fondata la Federazione italiana, ma rimase sempre uno sport d'élite almeno fino al dopoguerra.
Fondamentale per lo sviluppo del gioco fu la decisione del 1883 di dimezzare l'altezza della rete. Nel 1895 si svolse il primo campionato italiano per tennisti. Nel 1896 il tennis fu inserito nel programma dei primi Giochi olimpici moderni e vi restò sino al 1924, quando fu eliminato, quindi riammesso nel 1988. Nel 1900 fu contesa la prima Coppa Davis, ossia il trofeo che spetta annualmente alla squadra nazionale campione mondiale. La nazionale italiana lo vinse nel 1976; per le nazionali delle tenniste si disputa annualmente la Fed Cup (vinta dalla nazionale italiana nel 2006, nel 2009, nel 2010 e nel 2013).
Nel 1883 incominciarono le prime sfide tra professionisti in esibizioni di singolar tenzone e dopo si organizzarono regolarmente tornei professionistici che poi culminavano ogni anno nei campionati professionali di tennis. Nel 1968 la federazione internazionale accettò il professionismo per tutti i tornei. Nel 1971 si adottò il gioco decisivo (tie-break) sul punteggio di 8-8 che nel 1979 si ridusse a 6-6. Nel 1973 si ricorse all'uso dell'elaboratore elettronico per aggiornare quotidianamente le classifiche dei tennisti professionisti; sino ad allora le classifiche erano compilate da esperti per essere pubblicate su giornali e riviste specializzate. Il primo campo da tennis in Italia fu quello di Bordighera (Liguria), il Lawn Tennis Club.
Nel 1986 incominciarono periodici controlli antidoping di giocatori professionisti e arbitri. Il materiale dei telai delle racchette è passato dal legno al metallo per arrivare all'attuale materiale sintetico. Le corde intrecciate che un tempo erano composte dal budello animale sono poi state sostituite dal nylon o da altri materiali sintetici.
📷 Tennis all'Olimpiade nel 1896.
Da considerare che le professioniste di quest'attività atletica, grazie alla loro enorme popolarità, negli ultimi decenni del secolo scorso sono diventate le prime atlete ad accumulare introiti paragonabili a quelli dei colleghi e attualmente alcune giovani campionesse avvenenti sono ritratte su copertine di riviste come le loro coetanee modelle famose.
In base a statistiche solo indicative, poiché attualmente è impossibile essere scientificamente precisi, proprio per l'eccezionale successo popolare di tennisti e tenniste, molti esperti ritengono che il tennis sia lo sport più seguito in generale dal pubblico televisivo mondiale.
James Van Alen nel 1954 fondò la International Tennis Hall of Fame che attualmente è il più grande museo di tennis nel mondo. Ha sede a Newport negli Stati Uniti; in questo museo sono custodite racchette, maglie, cappelli, foto di molti campioni e personalità illustri del tennis che vengono ammessi in qualità di membri; Nicola Pietrangeli è diventato membro nel 1986, seguìto nel 2006 da Gianni Clerici, scrittore, giornalista e commentatore televisivo per Sky Italia.
In Italia un aumento della popolarità del tennis si verificò grazie a Nicola Pietrangeli. Poi, negli anni settanta-anni ottanta, per i successi di Adriano Panatta, Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci e Tonino Zugarelli che, evitando una propagandistica strumentalizzazione politica sull'opportunità che l'Italia disputasse la finale di Coppa Davis nel Cile governato dal generale Augusto Pinochet, conquistarono nel 1976 la prima Coppa Davis per l'Italia (impresa mai raggiunta prima, neppure negli anni sessanta da Pietrangeli, Orlando Sirola, Beppe Merlo e Fausto Gardini, sconfitti nella finale di Sydney del 1960 e in quella di Melbourne del 1961 dall'Australia). La Rai trasmise solo una breve sintesi della partita decisiva, commentata da Roma dal telecronista Guido Oddo.
La diffusione della pratica del tennis ebbe impulso anche grazie al successo di Adriano Panatta in tornei internazionali di grande importanza come gli Internazionali d'Italia che si svolgono a Roma e il Roland Garros di Parigi, nonché alla popolarità di campioni come Jimmy Connors, Björn Borg, John McEnroe, Ivan Lendl, Mats Wilander, Stefan Edberg, Andre Agassi, Boris Becker, Chris Evert, Martina Navrátilová, Steffi Graf, Monica Seles. Inoltre in quegli anni Rai e Mediaset trasmettevano spesso tornei commentati prevalentemente da Giampiero Galeazzi e Rino Tommasi.
La popolarità del tennis in Italia diminuì a metà degli anni novanta, quando entrarono in scena le pay tv. Questo calo è indissolubilmente legato alla sua cancellazione di fatto dai canali della tv generalista.




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